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ITALTECNO ACQUISISCE GLASSCHIMICA

Carissimi,

Dal 1974, Italtecno si è affermata come nota realtà fornitrice di impianti speciali, attrezzature e tecnologie per la finitura dell’alluminio, il trattamento delle acque reflue e la pulizia automatica delle matrici di estrusione. Oggi siamo lieti di annunciare l’acquisizione della società GLASSCHIMICA SRL, azienda fornitrice da 40 anni di strumenti, vetreria e reagenti per laboratori di ogni tipo.

“L’acquisizione di Glasschimica srl costituirà inoltre un’ulteriore modalità di servizio post vendita anche per i clienti Italtecno (anodizzazione, verniciatura a polvere ed estrusione)” afferma il Dott. Walter Dalla Barba, amministratore delegato di Italtecno “e aiuterà tutti i clienti a crescere nella Ricerca e Sviluppo e nelle prestazioni di qualità”.

Glasschimica srl è stata originariamente fondata dal Dott. Walter Dalla Barba 40 anni fa, quindi questo acquisto ha anche il significato di riportare a casa tale attività: Glasschimica srl verrà incorporata come divisione di Italtecno srl.

Ci auguriamo che anche questa attività aumenti la cooperazione a lungo termine con i clienti presenti e futuri.

Cogliamo l’occasione per ricordarvi l’importante appuntamento per la nostra industria dell’alluminio del 12° Congresso Aluminium Two Thousand a Bologna dal 19 al 23 Settembre 2023, sponsorizzata da Italtecno: durante o dopo tale evento Italtecno, i clienti sono inoltre invitati a visitare la nuova e più grande sede Italtecno a Fiorano Modenese dove potranno incontrare direttamente il nostro team e anche il team di Glasschimica.

La divisione di Glasschimica dell’Italtecno sarà inoltre presente con uno stand all’Hotel Royal Carlton di Bologna durante il Congresso.

A presto,

un cordiale saluto

Italtecno s.r.l. 

Sala conferenze durante il Congresso Aluminium Two Thousand 2023

12° CONGRESSO MONDIALE ALUMINIUM TWO THOUSAND

A Bologna la biennale internazionale dell’alluminio

12° congresso mondiale ALUMINIUM TWO THOUSAND

in collaborazione con 7° ICEB (International Conference on Extrusion and Benchmark)

Si è concluso in data 23 settembre il Congresso mondiale Aluminium Two Thousand, tenutosi dal 19 al 23 di settembre al Royal Hotel Carlton di Bologna. L’evento, giunto ormai alla 12a edizione, ha visto intervenire oltre 80 “aluspecialisti” altamente qualificati provenienti da industrie, università e associazioni di oltre 30 paesi per presentare a un pubblico specializzato e internazionale le più innovative tecnologie e relative applicazioni nel campo dell’alluminio.

Occorre innanzitutto citare l’importante collaborazione con il Dipartimento d’Ingegneria dell’Università di Bologna e dell’Università di Modena e Reggio Emilia, sotto la direzione del prof. Lorenzo Donati. A partire dal 2015, infatti, il congresso ospital’International Conference on Extrusion and Benchmark (ICEB), il più grande evento in Europa legato all’analisi delle più recenti tecnologie di estrusione tramite simulazione FEM, favorendo il tanto auspicabile scambio reciproco tra università ed industria.

I temi trattati dai relatori nei primi tre giorni dell’evento hanno coperto tutti i campi di applicazione dell’alluminio; tra le decine di paper altamente qualificati presentati, alcuni sono stati selezionati dalla commissione universitaria. Sono stati premiati, nelle diverse categorie, i seguenti paper:

  • Fonderia 1: Paweł K. Krajewski, A. Lindsay Greer, Jiri Orava, Beata Gracz, Grzegorz Piwowarski, Magdalena Kawalec, Ewa Olejnik, Witold K. Krajewski con AlZn-matrix cast composites reinforced with Ti aluminides;
  • Fonderia 2: Giulia Scampone, Antonio Russo, Roberto Muzzani, Alessio Carminati, Giulio Timelli con The influence of surface segregation on the anodizing of AlSi11Cu2(Fe) diecastings;
  • Estrusione 1: parimerito Marco Negozio, Riccardo Pelaccia, Lorenzo Donati, Barbara Reggiani, Sara Di Donato con Microstructure evolution and FEM prediction on AA6XXX alloys e Riccardo Pelaccia, Marco Negozio, Sara Di Donato, Lorenzo Donati, Barbara Reggiani con Recent trends in nitrogen cooling modelling of extrusion dies;
  • Estrusione 2: Anders Nesse, Mads Iddberg, Ole Runar Myhr, Trond Furu con Optimization of geometric design of extruded products incorporating properties, cost and co2 footprint;
  • Estrusione 3: Andreas Schiffl, Serena Tourey and Patrick Riepler con Influence of gas oven temperature on the microstructure and extrudability of Al-Mg-Si aluminium alloys;
  • Finiture superficiali:Jude Mary Runge con Anodizing Strategies for Complex Alloys;
  • Tecnologie innovative: Martina Montinaro con Innovative technologies in aluminium industry for driving the decarbonization process and achieving a business jolting.

Tralasciando tuttavia il cuore pulsante di conoscenza e innovazione, Aluminium Two Thousand si è anche rivelato, per l’ennesima volta, un’occasione di networking senza eguali – non solo per chi ha voluto massimizzare la propria visibilità riservando uno stand nell’area espositiva.

Come è stato sin dai suoi albori nel 1990, infatti, diverse attività sono state predisposte intorno alle conferenze per incentivare la socializzazione tra i partecipanti e allo stesso tempo favorirne l’arricchimento culturale. Parliamo non solo delle opere esposte da celebri artisti nei pressi delle sale congressuali, ma soprattutto del meraviglioso concerto classico offerto nella storica Basilica di Santa Maria dei Servi, così come dell’elegante cena di gala tenutasi nell’opulento Palazzo Gnudi. Grandi opportunità sono state inoltre riservate a chi si è trattenuto anche oltre la fine delle sessioni congressuali: un venerdì a scelta tra workshop di anodizzazione avanzata con l’eccellenza del settore dott.ssa Jude M. Runge o una gita organizzata in tre dei principali musei della vicina Motorvalley, per finire poi con la gita culturale del sabato nella storica e unica città di Ravenna.

Infine, la caratteristica costante di questo congresso: la possibilità di iscrivere accompagnatori ad un programma a loro interamente dedicato, alla scoperta delle meraviglie di Bologna, per alleggerire la distanza ai congressisti e sfruttare al massimo la permanenza in Italia dei numerosi ospiti stranieri.

Per chi fosse interessato agli argomenti trattati ma non avesse avuto la possibilità di partecipare, ricordiamo che è possibile richiedere sia il programma degli interventi che le modalità per ricevere le presentazioni complete a aluminium2000@interallpublications.it

WalterDallaBarba

L’ARTE DELLA FINITURA DELL’ALLUMINIO E IL SUO MODO INEDITO DI COMUNICARE

Intervista con Walter Dalla Barba, Italtecno Srl, Italia

Lo slogan di Italtecno è “l’arte della finitura dell’alluminio”. Non a caso i vostri tecnici traggono un insegnamento prezioso dal lavoro dell’artista, perché sono chiamati a introdurre continue innovazioni, a seconda della direzione verso cui si muove il mercato, anzi, a volte, anticipandone le tendenze. Devono trovare ciascuna volta “il modo”.

Il modo è insito nelle cose che si fanno. E l’arte e la cultura ci aiutano a trovarlo, perché sono sempre fonte di nuove idee. Si parte dalle idee, ma poi occorre che divengano operative, che trovino la via per articolarsi in un progetto, in un prodotto o in un servizio, nelle cose che si fanno. Ma le cose si possono fare in infiniti modi: per esempio, in un modo efficace, che consente loro di giungere al valore, o in un modo per cui non hanno un’incidenza nel mercato, perché magari sono fuori tempo o hanno un prezzo proibitivo. Non è facile riuscire a trovare il modo giusto, perché la realtà è complessa e il modo è importante quanto le idee. Non esistono idee giuste o sbagliate, le idee possono essere tutte belle, però, se si sbaglia il modo di avvalersene, rimangono sterili. Conosco tante persone che hanno idee geniali, ma non riescono a portarle a termine, perché magari non riescono a renderle pragmatiche oppure usano materiali troppo costosi. Nel nostro settore, per esempio, occorre trovare i materiali giusti, che siano validi e resistenti, e assicurarsi che la loro lavorazione avvenga in sicurezza e riducendo al minimo gli sprechi. Inoltre, le macchine che costruiamo devono avere un aspetto gradevole e armonioso, che attragga l’acquirente, perché, anche nella meccanica, si vince con la bellezza, oltre che con la funzionalità. Certo, è difficile trovare un prodotto industriale che non abbia concorrenza, a parte le poche idee da cui scaturiscono le invenzioni vere e proprie, che però vengono copiate abbastanza velocemente. Allora, non ci resta che ingegnarci per innovare continuamente, trovando il modo di fare sempre qualcosa in più rispetto agli altri produttori, come facevano gli artisti nel rinascimento, che non erano tanto in competizione fra loro quanto in un processo di emulazione costante, che nasceva dal confronto. Fin dal suo esordio, nel 1974, Italtecno si è dedicata ai trattamenti di superficie dell’alluminio, offrendo impianti o parti d’impianti utilizzati nelle fasi di anodizzazione, verniciatura, depurazione acque e pulizia matrici di estrusione. In che modo le vostre tecnologie innovative tengono conto anche delle esigenze dell’ambiente. Un approccio che tenga conto della salvaguardia dell’ambiente è essenziale in qualsiasi processo tecnologico. La nostra attenzione per l’ambiente si è focalizzata in particolare nella depurazione delle acque reflue dei processi di anodizzazione e verniciatura, che esigono l’immersione in vasche contenenti particolari prodotti chimici. Dopo ciascun passaggio in queste vasche, i componenti trattati devono essere lavati, con conseguente utilizzo e ricambio di enormi quantità di acqua, che chiaramente dev’essere depurata, prima di essere scaricata nell’ambiente. Ammesso che i produttori si attengano alle normative e che i loro impianti di depurazione funzionino a regola d’arte, si tratta comunque di quantità incredibili di acqua sprecata: pensiamo che un impianto medio consuma dai 40.000 ai 60.000 litri di acqua all’ora, per 24 ore al giorno, per 300 giorni all’anno, togliendo i festivi e le ferie. Se moltiplichiamo questo valore per migliaia di fabbriche in tutto il mondo, capiamo di quali cifre stiamo parlando.

Per questo abbiamo unito i risultati della ricerca delle nostre divisioni chimiche e impiantistiche per fornire ai clienti soluzioni su misura nel trattamento delle acque reflue e delle acque primarie. Nel rispetto delle normative e degli standard ambientali applicabili, che possono variare da paese a paese, abbiamo fornito moltissimi impianti di trattamento acque nel mondo in oltre quarant’anni: impianti chimico-fisici a ciclo aperto, impianti a circuito chiuso a scarico zero con evaporatori, impianti di riciclaggio parziale, trattamento dei fanghi, trattamento finale delle acque, deionizzatori, attrezzature per il recupero degli acidi, recupero dell’acido fosforico, demineralizzatori, filtrazione al quarzo e attrezzature per osmosi. Soprattutto gli impianti a circuito chiuso a scarico zero consentono

un risparmio straordinario per l’azienda e uno strumento essenziale per la salvaguardia ambientale, perché è sempre la stessa acqua a essere utilizzata, tranne per una percentuale minima, il 5% circa, che si disperde lungo il processo o entra nella composizione dei fanghi, che vengono smaltiti da aziende specializzate; ma, adottando questo tipo di impianto, neanche un goccio viene scaricato nell’ambiente. Alcuni si chiedono quante volte possa essere utilizzata la stessa acqua: all’infinito, proprio come l’acqua che cade dal cielo e va nelle falde per poi sgorgare dalla sorgente, divenendo potabile. Raramente si pensa al fatto che quella che cade dal cielo è la stessa acqua sporca che viene scaricata nei fiumi e nei mari, che evapora, lasciando a terra tutte le sostanze inquinanti e purificandosi nel processo di evaporazione. Il primo esempio di depurazione dell’acqua ce lo fornisce la natura, come per ciascuna cosa ingegnosa. Per questo Leonardo da Vinci cercava ispirazione nella natura quando si accingeva a inventare qualcosa. Il primo maestro è la natura, ecco perché gli artisti, come diceva Leonardo, gareggiano con la natura.

A proposito della combinazione fra l’arte, l’industria e la natura, in un numero della vostra rivista, “Aluminium extrusion and finishing”, si parla delle bellissime pareti esterne in alluminio, che decorano le facciate di fabbriche con immagini artistiche.

Si chiamano Walls to communicate (pareti per comunicare): una raffinata e sofisticata tecnologia permette di utilizzare fogli di alluminio forato per costruire immagini, loghi, visual design e combinazioni visive usati come veicoli per diffondere messaggi, slogan o semplicemente sensazioni. È un sistema di facciata ventilata brevettato, Decorcoat®, che consente di ridurre il fabbisogno energetico di un edificio e di conseguenza le emissioni di CO2, oltre a offrire ad architetti, designer e urbanisti una gamma illimitata di possibilità per realizzare progetti di grande effetto. Una vecchia fabbrica, per esempio, grazie a queste pareti, può acquisire un aspetto piacevole, soprattutto se riproducono il paesaggio circostante. La tecnologia utilizzata parte da una fotografia digitale che viene trasmessa a una macchina, la quale riproduce l’immagine praticando fori nel metallo. Ma non è una tecnologia nostra, noi la promuoviamo, perché queste pareti possono essere realizzate in alluminio e sono interessanti dal punto di vista architettonico. Noi siamo molto propensi a stringere alleanze e a collaborare con altre aziende, perché oggi nessuna realtà imprenditoriale può considerarsi un’isola. Ce lo insegnano i distretti, dove ciascuna azienda svolge una fase del processo che costituisce la filiera produttiva nel suo complesso, quasi fino a rendere imprescindibili l’una dall’altra le aziende che ne fanno parte.

La sua propensione alle alleanze con altre imprese, allo scambio, al “modo della parola” indica che lei procede dall’apertura e non accetta i compartimenti stagno.

Ciò che lei sta dicendo può essere riassunto in un’unica parola: comunicazione. Senza la comunicazione non c’è impresa. Un’azienda, anche se ha un prodotto che è il migliore del mondo, ha bisogno della comunicazione per venderlo. Un caro amico che è scomparso mi diceva: “Se qualcuno ha una voce meravigliosa e canta benissimo, ma si esibisce dentro una cabina telefonica, è come se non avesse quella magnifica voce”. Comunicare vuol dire parlare con gli altri, far sentire agli altri la propria voce. È l’arte della comunicazione a promuovere ciascun business e a farlo crescere, ecco perché sono importanti i giornali. E anche l’arte è comunicazione: un artista o uno scrittore utilizza gli strumenti del proprio mestiere per comunicare le proprie sensazioni, i propri pensieri. Soltanto se le sue invenzioni non rimangono a livello di idee, se sfociano nella produzione di opere d’ingegno, allora, possono avere effetti per l’umanità. La stessa cosa vale per gli imprenditori, che hanno bisogno di comunicare, d’incontrare altri imprenditori, di stringere alleanze e di fare accordi, perché i propri prodotti abbiano effetti nell’economia, oltre che nella qualità della vita delle città, delle nazioni e del pianeta.

Per Italtecno la comunicazione è talmente importante che nel 1982 abbiamo fondato la Interall Edizioni, la quale, oltre a pubblicare libri e riviste sull’alluminio – come la rivista trimestrale “Aluminium extrusion and finishing”, in italiano e in inglese –, ha inventato un mezzo di comunicazione mondiale unico: il congresso biennale Aluminium Two Thousand (di cui si terrà la 12° edizione a Bologna, al Royal Carlton Hotel, dal 19 al 23 settembre), con la mia presidenza, gli interventi dei principali esperti di alluminio del pianeta e un grande riscontro di pubblico, nonostante la partecipazione preveda una quota d’iscrizione importante, anche a fronte delle attività di rilievo artistico e culturale che offriamo a latere.

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ALUMINIUM TWO THOUSAND

Le novità e gli sviluppi nel settore dell’alluminio

al 12° congresso mondiale

ALUMINIUM

TWO THOUSAND

in collaborazione con

ICEB WORLD CONGRESS

un’opportunità unica per approfondire la conoscenza e fare business

a Bologna (Royal Hotel Carlton)

19-23 settembre 2023

Più di 80 relatori “Aluspecialisti” altamente qualificati provenienti da aziende, università e associazioni di oltre 30 paesi si sono dati appuntamento (come ormai avviene ogni due anni dal 1990) per presentare a un pubblico specializzato e internazionale le tecnologie e le applicazioni più innovative nel campo dell’alluminio.

Aluminium Two Thousand è diventato un momento d’incontro insostituibile per tutti gli operatori del settore dell’alluminio (in materia di estrusione, fonderia, fusione, finitura e trattamento delle acque reflue). Ma com’è nato?

Lo chiediamo al suo ideatore, Walter Dalla Barba, CEO di Italtecno Srl (Fiorano Modenese), presidente di Interall e di Aluminium Two Thousand World Congress.

Negli anni Ottanta, partecipando ai congressi internazionali dedicati ai trattamenti superficiali e alle tecniche di estrusione, mi sono chiesto perché all’alluminio fosse riservato soltanto un posto fra i tanti, nonostante sia il terzo elemento dopo l’ossigeno e il silicio e il metallo più utilizzato, dopo il ferro, per la fabbricazione di milioni di prodotti. Così, verso la fine del 1988, di ritorno dal congresso di Parigi Interfinish, parlando con un giornalista che collaborava con Italtecno da tanti anni, Velello Muratori, e con un altro mio socio, abbiamo deciso di organizzare noi un congresso che rendesse onore a questo nobile metallo: abbiamo stabilito la data della prima edizione, marzo 1990, e il titolo, Aluminium Two Thousand, visto che andavamo verso gli anni Duemila. Non potevamo sapere se sarebbero intervenute dieci o cento persone a Modena all’Hotel Raffaello, invece ne arrivarono circa duecento, nonostante qualche arabo avesse deciso di non venire perché nella nostra città “non c’era un hotel a cinque stelle”. Questo però mi fece capire che avevamo attirato un target di alto livello e che quindi il nostro congresso avrebbe dovuto rispondere alle aspettative, convocando manager e imprenditori delle più importanti industrie del settore in Italia e negli altri paesi produttori. E abbiamo avuto successo non solo dal punto di vista scientifico, ma anche per le attività collaterali che abbiamo organizzato: per trasferirci nel nord ovest della Sardegna, dove avremmo trascorso due giorni e due notti, avevamo prenotato un aereo della Meridiana che abbiamo riempito subito, tanto da dover lasciare a casa alcune persone. E, dal 1990, tutte le iniziative che abbiamo offerto – dalla cena di gala alle gite e alle attività per accompagnatrici e accompagnatori, come la cooking class, che piace molto agli americani – sono state sempre più seguite e richieste.

Chi sono i relatori del congresso?

A seconda degli argomenti, abbiamo convocato tecnici di aziende di estrusione, di anodizzazione, di verniciatura e di fonderia di alluminio, ma anche economisti, come il professor Cesare Garzia della Bocconi, che esporranno le loro analisi sull’andamento e le prospettive sia del settore dell’alluminio sia della congiuntura economica generale. Si parlerà dei differenti ambiti di applicazione degli estrusi, di problematiche delle leghe usate per i vari settori e dell’impiego dell’alluminio in architettura, nell’automotive, nei trasporti, nella bigiotteria e nell’arredamento. Tra l’altro al Salone del mobile abbiamo visto quanto l’alluminio stia diventando di tendenza nel design dei mobili sia in casa sia in ufficio. Sarà dato ampio spazio alle tecnologie innovative, in combinazione con la ricerca universitaria.

A proposito, voi siete riusciti a fare incontrare università e industria attraverso la sinergia con l’International Conference on Extrusion and Benchmark (ICEB), il più grande evento in Europa legato ai più recenti sviluppi sulla tecnologia di estrusione e alla sua analisi tramite simulazione FEM. Quando è incominciata la collaborazione con l’ICEB?

Tutto è nato nel 2003, quando alcuni ricercatori del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Bologna sono venuti al nostro congresso, che quell’anno si svolgeva a Roma. Quindi, a partire dalla 6° edizione, ospitiamo l’International Conference on Extrusion and Benchmark, un appuntamento a cui intervengono ricercatori di vari paesi, che prima si svolgeva in alternanza fra Bologna e Berlino. Per questo sono fiero di avere contribuito non solo a favorire il tanto auspicato scambio tra università e industria, in un contesto costruttivo e in un clima di amicizia fra ambiti differenti, ma anche di avere portato a Bologna un’eccellenza per gli studi sull’alluminio.

Qual è il programma quest’anno?

Si terranno tre sessioni parallele per tre giorni interi di approfondimento di tutti gli argomenti nei dettagli, i cui papers saranno esaminati dal comitato scientifico del convegno, al fine di selezionare gli studi e le ricerche più innovativi, le più recenti applicazioni industriali e i casi di studio più interessanti.

Inoltre, per assicurare un piacevole soggiorno a Bologna, si terranno eventi d’intrattenimento tutte le sere, una cena di gala, tour con accompagnatori, tour tecnici e un bellissimo tour sociale finale in città storiche e attraenti nei dintorni di Bologna, fra cui Ravenna, capitale dell’Impero Romano dal 408 al 476.

Per leggere l’elenco preliminare dei titoli e degli speaker, così come il programma sociale preliminare, si può visitare il sito www.aluminium2000.com

Dr. Walter Dalla Barba

Interall Srl

Phone +39 059 282390